Ogni anno l’ingresso di 160.000 migranti: per mantenere in piedi il nostro sistema pensionistico e compensare l’invecchiamento della popolazione italiana. È la predica di Emma Bonino, ogni giorno su TV e giornali, ovviamente fatta propria dal PD, dalla Confindustria, dalla “sinistra Sushi&Spumantino” e dalla Open Society Foundations di George Soros (che – guarda caso – un anno fa, ha finanziato la Bonino con centinaia di migliaia di euro).
Strano che nessuno rifletta sull’infamia di promuovere la deportazione di milioni persone per sostenere una INPS oggi in crisi per il crollo dei contributi previdenziali (dovuto alla crescente disoccupazione). O sul calo delle nascite (e conseguente invecchiamento della popolazione) prodotto, non già da qualche maledizione biblica, ma dal ricatto che subiscono le donne in cerca di lavoro.
Certo, questo presupporrebbe una condanna senza appello del sistema capitalistico e dell’imperialismo; ma a chi volete che importi, oggi, una battaglia così poco “trendy”? Meglio baloccarsi con cortei “contro il razzismo” e, sopratutto, nemmeno una parola sulla guerra alla Siria che insieme alle Sanzioni imposte dall’Unione Europea, ha già provocato 6 milioni di profughi; molti dei quali – saltato l’accordo Erdogan Unione Europea – approderanno ben presto in Italia.
Si parlerà di questo alla manifestazione di Sabato a Roma contro l’Unione Europea? O si trasformerà l’immigrazione, da tragedia da contenere in una conquista da sbandierare?
Francesco Santoianni
(PS: questo articolo – già pubblicato sulla Rubrica “I Media alla Guerra” del sito www.lantidplomatico.it – mi è stato suggerito da alcune considerazioni postate su Facebook da Gino Gelli)